Quand’è lecito gettare la spugna? alzare le braccia al vento come a dire ” mi arrendo vostro onore”, lasciarsi attraversare e trascinare e perché no, anche schiacciare, dal senso di impotenza che un preadolescente in famiglia può causare?
Atterrita. Mi sento atterrita e scoraggiata come chi – dopo aver chiuso l’ultima pagina del tanto agognato manuale – si trovi punto e a capo con le proprie domande frustrazioni…
C’è stato un tempo in cui devo aver pensato che essere adolescente fosse magnifico, che quel misto di innocenza e di virilità fosse una perfetta alchimia durante il miglior periodo della vita, ed il momento in cui devo averlo pensato dev’esser stato quando avevo anche io la stessa stupidità età.
perché ora – ora – io penso Invece che l’adolescenza sia l’anticamera della follia, l’esplosione ormonale da cui non si sa se si possa uscirne vivi. non come genitori almeno.
Chi l’avrebbe mai detto? la mia pazienza è infinita eppure eccomi qua, in un pomeriggio qualsiasi durante l’ennesimo lockdown: è finita. Ho sbraitato, ho parlato amorevolmente, ho ignorato, ho inferto punizioni, ho risposto all’ira con gli abbracci, ho urlato come un’ossessa sino ad avere la voce rauca. ma nulla. Il preadolescente sa sempre quale mossa faremo, sa il nostro punto debole, sa quando piangere e quando adularci, sa quando chiedere e quanto, sa persino quando piuttosto che tollerare le sue lagnosissime richieste saremmo disposte a dilapidare un terzo dello stipendio in skin di fortnite.

Noi per l’adolescente non abbiamo segreti. e – si sa benissimo – quando si è con le spalle al muro, disarmate, si perde. Pensiamo innocentemente che un giorno ci ringrazierà, che guarderà alle nostre punizioni come ad atti di amore che non solo lo avranno salvato, ma che gli avranno anche restituito la più bella delle vite. e invece no, povere illuse, il preadolescente al contrario serberà ogni privazione, ogni punizione ed ogni negazione nel serbatoio di rancore che srotolerà solo davanti a due persone: un’analista o una moglie.
Sono qui per darvi consigli? non potrei mai dal basso della mia fallimentare esperienza.
Sono qui per darvi coraggio? non potrei mai essendo ancora in un tunnel ben tappato da cui non entra neppure un briciolo di luce
Sono qui per farvi sentire sorelle, amiche, unite nell’impossibilità di trovare un capo ed una coda a delle giornate in cui il preadolescente costruisce folli schemi in cui intreccia la sua instabilità alla vostra inadeguatezza? si. eccomi.
Voglio danzare con voi su questa disperazione cieca che a volte ci fa chiedere come, quest’essere che dobbiamo quasi costringere a lavarsi, possa tramutarsi in un uomo di cui andrete fiere.. voglio ridere con voi del fatto che si possa anche solo pensare di non riuscirci dopo aver fatto cosi tanto per lui.
Voglio assicurarvi che si, se ne esce, anche non avendo capito una ceppa di come si avanza di livello in un quadro disseminato di calzini arrotolati, lego rotti e merendine sbriciolate in ogni angolo della stanza…

Io non l’ho mai trovato questo benedetto manuale d’istruzioni ma non ho alcun dubbio sul fatto che l’ultima parola dell’ultima pagina dell’ultimo capitolo sia: RESISTETE!!!!!